Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, nel 1950 i turisti internazionali erano appena 25 milioni. Nel 2000 i viaggiatori internazionali hanno superato per la prima volta il miliardo di unità (+60% sul 2000) sostenendo una spesa gigantesca: oltre 1.159 miliardi di dollari. Ma lo stop legato alla crisi pandemica ha arrestato solo momentaneamente il ciclo espansivo del turismo iniziato venticinque anni fa. Nel 2023 il turismo internazionale ha recuperato l’88% dei livelli pre-pandemici. Nel 2024 è stato sostanzialmente recuperato del tutto, mentre per il 2025 si prevede un ulteriore incremento dei viaggi internazionali intorno ai 10%, dunque un’ottima prospettiva.
Nell’ambito delle tendenze in costante crescita, il 2025 sarà caratterizzato da viaggiatori che non cercano semplicemente una pausa dalla vita di tutti i giorni, ma anche un’opportunità per esperienze autentiche, che implicano la ricerca di benessere in loco e attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Questo cambiamento verso un turismo più consapevole e rigenerativo, in cui la consapevolezza individuale si apre all’esistenza universale, è sicuramente un passo positivo per il nostro pianeta e per le comunità locali. Può essere definito turismo del benessere, rigenerativo e sostenibile è un approccio che mira a minimizzare l’impatto ambientale e sociale del turismo, promuovendo al contempo il benessere delle comunità locali e la conservazione delle risorse naturali.
In particolare, il turismo del benessere è volto a migliorare il benessere fisico e mentale, premessa per aprirsi con equilibrio e ricettività alle esperienze autentiche da scoprire. Si parla di turismo olistico quando i viaggiatori cercano esperienze che nutrano sia il corpo che la mente. Ritiri di yoga, meditazione e trattamenti naturali saranno molto richiesti. Rilevanti saranno le destinazioni con risorse naturali come le sorgenti termali, i paesaggi rilassanti e un forte legame con la natura, opportunità unica per rigenerare corpo e mente. Altrettanto importante sarà la ricerca di uno stile di vita sano anche in vacanza. Questo significa che le strutture che offrono cibo sano, attività fisica e opportunità di relax saranno molto apprezzate.
Il turismo sostenibile si concentra sulla riduzione dell’impatto negativo del turismo, incoraggiando pratiche come l’uso di trasporti ecologici, la scelta di alloggi eco-friendly e il supporto a imprese locali. L’obiettivo è garantire che le destinazioni turistiche possano mantenere la loro integrità culturale e ambientale nel lungo termine.
Turismo rigenerativo, invece, va oltre la sostenibilità. Si propone di “rigenerare” le comunità e gli ecosistemi, contribuendo attivamente al loro miglioramento. Questo può includere iniziative come la riforestazione, la conservazione della biodiversità, il supporto a progetti sociali e culturali, e la promozione di pratiche agricole sostenibili.
Entrambi gli approcci incoraggiano i viaggiatori a essere più consapevoli delle loro scelte e a interagire in modo positivo con le destinazioni che visitano.